Pavimenti in resina rivestimenti in resina
Pavimenti in resina rivestimenti in resina, una soluzione moderna e semplice per ristrutturare casa: le caratteristiche
L’utilizzo della resina ha origini molto antiche: un tempo se ne sfruttavano le virtù soprattutto come collante e isolante in campo navale. Solo in epoca relativamente recente si è cominciato a farne uso nel settore edilizio, inizialmente come rivestimento industriale e in seguito anche per le abitazioni private. Oggi difatti la resina è una scelta diffusa nella ristrutturazione, perché consente di rivestire praticamente ogni pavimentazione già presente senza bisogno di grandi stravolgimenti.
Tra i grandi pregi di questo materiale, c’è la totale unicità: non esiste un pavimento in resina uguale ad un altro, cosa che vi porterà ad avere sotto i piedi un’opera irripetibile. Dal punto di vista estetico esistono tantissime possibilità, si possono richiedere effetti decorativi di ogni genere, lucidità o opacità (di differenti gradazioni), ruvidezza, effetto spatolato o artistico, monocromatico o fantasioso. L’aspetto finale sarà quindi una scelta assolutamente personale.
Un pavimento rivestito in resina crea una superficie di basso spessore (circa 3mm) e monolitica, cioè uniforme, senza giunture, fessure o scanalature, caratteristica che la rende assolutamente igienica perché non da la possibilità alla sporcizia di annidarsi; è inoltre semplicissima da pulire, ed essendo completamente impermeabile non offre ospitalità a muffe e batteri. Non occorrono prodotti speciali per detergere un pavimento in resina, il che rende la manutenzione molto pratica, anche grazie all’alta resistenza agli agenti chimici. La scelta della pavimentazione in resina ricade, per tutti questi motivi, spesso sul bagno, ma la resa estetica la sta piano piano portando sempre più spesso nella zona giorno e in cucina.
Tra i vari pregi, c’è anche l’alta resistenza all’usura, anche se non si tratta comunque di un materiale indistruttibile. Nel caso si graffi, ingiallisca o semplicemente invecchi, farla tornare allo splendore originario è semplicissimo: basta ricoprirla con un nuovo strato (non occorre riapplicarla dall’inizio, ma solo stendere un ‘film’ coprente), al quale si può addirittura decidere di cambiare colore. Tuttavia anche se si può applicare su materiali preesistenti con facilità, occorre sempre chiedere al produttore di fare un sopralluogo e valutare le caratteristiche del supporto. Capita infatti che rotture o crepe del fondo possono danneggiare la resina sovrapposta, meglio quindi valutare le condizioni prima della posa piuttosto che riparare i danni in seguito. In ogni caso la resina è assolutamente compatibile con sistemi di riscaldamento a pavimento.
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